"VOLETE DOCENTI SELEZIONATI E FORMATI?
NON QUEST’ANNO, GRAZIE
Cari genitori e studenti,
il nuovo anno scolastico sta per
iniziare e alle incertezze di sempre si aggiunge una situazione paradossale,
ingiusta per noi e lesiva per la qualità della scuola.
Dopo diversi anni durante i quali non erano
stati attivati percorsi formativi e
abilitanti alla professione di insegnante, finalmente nel giugno 2012 il
Ministero dell’Istruzione ha istituito il TIROCINIO
FORMATIVO ATTIVO ORDINARIO (TFA). L’accesso a numero chiuso, calcolato
sulla base del fabbisogno di ciascuna regione e concepito per una selezione
meritocratica, prevedeva tre prove di disciplina, una nazionale e due di
ateneo.
Dei 115.000
candidati che hanno partecipato alle selezioni per il TFA, solo una piccola
parte è risultata idonea e di quella parte poi soltanto i primi 11.000 sono
riusciti ad entrare (gli 11.000 con il punteggio più alto risultante dai
punteggi ottenuti nelle singole prove, dai titoli-voto di laurea, dottorati,
master- e dal servizio), ottenendo l’ammissione ai corsi di durata annuale
presso le Università e al tirocinio presso gli Istituti scolastici.
All’ iter selettivo è seguito un percorso
di formazione estremamente impegnativo e altamente professionalizzante, nel
corso del quale abbiamo avuto modo di approfondire
aspetti delle nostre discipline di insegnamento, di acquisire competenze pedagogiche e didattiche (con adeguata
attenzione agli studenti con bisogni
educativi speciali) e di essere
valutati per il lavoro svolto in classe come insegnanti.
Sì, avete letto bene, siamo stati osservati e
valutati nello svolgimento del nostro
lavoro. Chi ha svolto l’intero percorso
con un voto almeno di 70 /100 ha potuto ambire all’abilitazione. Molte delle persone abilitate grazie a questo
percorso formativo tuttavia non entreranno in classe se non nel 2014, altre
ancora, non potendo aggiornare il loro punteggio, di fatto non godranno di
quella priorità che spetta loro di diritto rispetto ai non abilitati. Il diritto degli studenti ad essere formati
ed educati da personale abilitato attraverso un percorso selettivo come le
vecchie Scuole abilitative o i recenti TFA Ordinari non verrà tenuto in considerazione.
Cosa impedisce al Ministro di emanare un decreto che permetta a noi di aggiornare la nostra posizione e alle
scuole di dare la precedenza a noi
abilitati rispetto ai colleghi non abilitati nelle graduatorie di istituto?
Fra poco verrà avviato un Percorso abilitativo Speciale. Unico requisito
per entrare: avere 3 anni di sevizio, di cui almeno uno nella materia in cui ci
si vuole abilitare. Non importa come le
persone abbiamo lavorato in quei 3 anni o più. Nessuno controllerà ciò che
è stato fatto e come, nessuno entrerà
nelle loro classi come è accaduto a noi, per valutare le competenze didattiche,
pedagogiche e disciplinari. L’abilitazione
verrà ottenuta al conseguimento di una votazione minima di 60/100 ( e non 70/100 come nel nostro caso). Nessun numero chiuso (per noi sì invece), nessuna selezione iniziale (per noi è stata tripla). Il Ministero ha per anni sfruttato il
precariato perché costava meno. Ora ha tirato troppo la corda e per evitare
ricorsi per la mancata applicazione della stabilizzazione dopo 3 contratti
annuali a tempo determinato tira fuori dal cappello i Percorsi Abilitativi
Speciali attraverso i quali i precari che non hanno partecipato o non hanno
superato le prove del tfa ordinario potranno comunque ambire all’abilitazione.
La storia è quella del bastone e della
carota solo che invece di dare bastone
e carota alle stesse persone, per
noi abilitati del Tfa Ordinario…solo bastone. Per gli studenti che ambiscono ad avere personale selezionato e
formato…bastone. Per i genitori che pagano le tasse
nella speranza di un qualche riscontro… bastone
pure a loro.
Con questo non vogliamo dire che
chi non ha superato la selezione o non si sia presentato in attesa dei percorsi
speciali non possa essere un buon insegnante, ma solo che le sue competenze non verranno controllate come nel nostro caso e
che nessuno si prenderà la briga di
valutare ciò che effettivamente fanno dentro le loro classi, quando tutti
sappiamo che se i muri potessero parlare avrebbero sicuramente da raccontarci
qualcosa di interessante. Ed è per
aspettare che anche questi colleghi si abilitino che dobbiamo aspettare. Noi e
voi.
Nonostante il Ministero
dell’Istruzione avesse parlato dell’aggiornamento delle graduatorie d’istituto
per noi abilitati attraverso il TFA Ordinario, molti di noi dovranno starsene a
casa o essere chiamati, in alcuni casi, DOPO i colleghi non abilitati.
Se avete letto fino a qui vi ringraziamo, sappiamo che in questa situazione in cui i problemi sono tanti non sempre si ha la forza o i tempo di
poter seguire queste questioni che però sono di vitale importanza per la formazione delle nuove generazioni.
In conclusione approfittiamo di
questa occasione per sfatare un mito
legato alle persone che come noi hanno superato la selezione. Molti vogliono far credere che i
neo-abilitati attraverso il TFA Ordinario siano soprattutto neolaureati di primo pelo che non hanno mai messo piede
in classe, mentre la realtà delle
cose è che l’età media degli abilitati di questo TFA è di 37/38 anni. Si tratta cioè nella maggior parte dei casi di insegnanti con esperienza sul campo,
che lavorano già da diversi anni e che a differenza di altri colleghi,
anch’essi precari, si sono sottoposti ad una selezione e l’hanno superata.
Per aggiornare il nostro punteggio, lo ripetiamo, è
sufficiente un decreto ministeriale del Ministro dell’Istruzione Carrozza (il Ministro emana il decreto e in una settimana le
graduatorie delle scuole vengono aggiornate). Ma per il momento il Ministro sembra più impegnato a garantire
l’avvio dei Percorsi Abilitativi Speciali
piuttosto che a garantire agli studenti di essere seguiti da personale
selezionato e appositamente formato.
Cosa possono fare i genitori e gli alunni? Ribellarsi!
Pretendere che venga garantito sin da quest’ anno un
organico che includa gli insegnanti abilitati attraverso i TFA ordinari
(attribuendo loro la priorità rispetto ai non abilitati).
La richiesta può essere inoltrata individualmente o attraverso i propri
rappresentanti direttamente al Ministro Carrozza: carrozza_m@camera.it, al Presidente della Commissione Cultura del Parlamento
Galan: galan_g@camera.it e facendo
pressione sulle istituzioni regionali: Giunta regionale, Uffici Scolastici
Regionali. Spingendo i Comitati Genitori
e Studenteschi a far sentire la propria voce.
Noi faremo sentire la nostra partecipando alla
manifestazione del 7 settembre a Roma indetta da diversi gruppi di coordinamento degli
abilitati con Tfa Ordinario, gruppi con i quali condividiamo la battaglia per
una scuola che crede nella selezione e nella formazione del personale educativo
e non nelle politica delle sanatorie più spregiudicate.
Ma prima di andare a Roma volevamo raccontarvi questa
favola del Re Nudo. Tutti vedono che la scuola è in mutande e nessuno dice niente. Beh…è
ora che genitori e alunni comincino a dire la loro.
Quest’anno,
citando un articolo apparso sul Fatto Quotidiano, non preoccupatevi di astucci e zainetti, preoccupatevi degli insegnanti
che i vostri alunni hanno e avranno in classe. Pretendete, questo lo
aggiungiamo noi, che la selezione degli
insegnanti come quella degli alunni sia basata sul merito."
Venezia lì, 29/08/2013
Abilitati Tfa
Ordinario 1 Ciclo del Veneto
(gruppo fb che riunisce i
rappresentanti o delegati di varie cdc dei tfa ordinari svoltisi negli atenei
veneti)
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