Ringraziamo il quotidiano "La Sicilia" e il giornalista Dott. Mario Barresi per l'ampio spazio concesso a PAG. 6 dell'edizione dell'11 settembre riguardo alla manifestazione a Roma del 7 settembre di fronte al MIUR, dove 600 tieffini di tutta Italia hanno manifestato davanti alla sede del MIUR in viale trastevere.
SCUOLA. Protestano i prof dei Tirocini formativi attivi: «Noi, abilitati ma fuori dalle graduatorie»
Lo strano caso dei giovani “tieffini”«Anche il precariato è un miraggio».
L'articolo:
vi aspettiamo nel gruppo: TFA ORDINARIO, LA PROTESTA INIZIA IL 15 LUGLIO...E CONTINUA IL 7 SETTEMBRE
COMITATO TFA_ORDINARIO_ITALIA MANIFESTAZIONE 7 SETTEMBRE
venerdì 13 settembre 2013
giovedì 12 settembre 2013
MANIFESTAZIONE 7 SETTEMBRE, ERAVAMO TANTI !!!
Una
delegazione di docenti abilitati TFA è stata ricevuta, durante la
manifestazione di sabato 7 settembre svoltasi dinanzi al MIUR, dal Capo
di Gabinetto dott. Luigi Fiorentino all’interno del suo ufficio
personale. La delegazione, composta dai rappresentanti Gregorio Capuana,
Arianna Cipriani e Edoardo Ricci, ha avuto modo di consegnare ed
esporre al dott. Fiorentino il documento unitario finalizzato ad
ottenere l’immediata riapertura straordinaria della II fascia delle
graduatorie di istituto o, in alternativa, la soluzione di un
provvedimento Salva-TFA (elenchi prioritari provinciali gestiti dagli
USP), in modo da conferire una priorità nell’assegnazione di incarichi e
supplenze rispetto ai non abilitati della terza fascia. Il dott.
Fiorentino ha fatto presente che la situazione degli abilitati TFA è
allo studio dei dirigenti ministeriali già da qualche giorno e che, in
seguito all’approvazione del Decreto Legge, si procederà ad un’analisi
delle possibili soluzioni da adottare per consentire una fruibilità del
titolo di abilitazione a partire da questo anno scolastico. La
delegazione ha infatti fatto presente al Capo di Gabinetto del Ministro
la situazione penalizzante determinata da una normativa che ha teso ad
ignorare sinora il valore giuridico del titolo TFA e la sua legittima
assegnazione ai sensi del D.M. 81/13 e della nota ministeriale del 17
aprile scorso, che prevede l’inserimento nella II fascia di GI a partire
dall’inizio dell’anno scolastico 2013/14. Il dott. Fiorentino ha
mostrato curiosità e interesse verso la proposta del Salva-TFA e ha
assicurato che, benché non sia possibile inserire un provvedimento già
nell’imminente Decreto Legge Scuola, verranno studiate soluzioni
possibili già a partire dalla prossima settimana. Dietro la richiesta di
accelerare i tempi e di stipulare o rimodulare i contratti da GI con la
clausola “fine ad avente diritto”, il dott. Fiorentino ha promesso che
la delegazione verrà nuovamente ricevuta entro il 16 settembre, in modo
da essere portata a conoscenza degli eventuali provvedimenti che il
Ministro e i dirigenti avranno elaborato nel frattempo per garantire una
soluzione alla questione della spendibilità immediata del titolo.
Si è poi chiesto al Capo di Gabinetto di provvedere ad una distinzione
netta dei due percorsi di abilitazione TFA e PAS, enucleando i criteri
distintivi e individuandoli nella presenza delle durissime prove di
accesso. Il dott. Fiorentino ha poi intavolato il discorso GaE, volendo
sapere dalla delegazione il parere sul possibile aumento del precariato
che potrebbe generare una loro apertura. I rappresentanti hanno
sottolineato la possibilità di riconoscere il valore concorsuale al
titolo di abilitazione TFA, richiedendo che venga riconosciuto la
validità dello stesso ai fini del reclutamento, come avvenuto in passato
con le abilitazioni SSIS. A tale suggestione, il dott. Fiorentino ha
risposto accennando alla volontà ministeriale di provvedere ad una
riforma organica del reclutamento, che possa prevedere a regime, e in
futuro, l’immissione in ruolo per i docenti delle nuove lauree
abilitanti con TFA. La delegazione ha perciò auspicato che qualunque
inserimento in GaE e in GI possa avvenire tramite una differenziazione
di fascia tra gli abilitati TFA e gli abilitati PAS. Il dott. Fiorentino
ha dimostrato di avere piena coscienza del diverso valore dei due
percorsi e ha ammesso la mancanza attuale di un riconoscimento giuridico
del titolo TFA, concludendo l’incontro con l’impegno a studiare le
possibili soluzioni atte a varare un provvedimento che possa conferire
agli abilitati TFA una spendibilità del titolo già da quest’anno
scolastico, rinviando al prossimo e imminente colloquio la comunicazione
e l’illustrazione delle soluzioni che il Ministero intenderà approntare
a tal fine.
Rendiamo noto, inoltre, che la delegazione ha avuto
modo di consegnare al dott. Fiorentino anche i documenti comprendenti le
richieste dei vincitori di più classi di concorso e degli idonei non
ammessi, chiedendo per loro l’accesso come soprannumerari in vista del
bando del secondo ciclo di TFA.
PROF. GIUSEPPE GAROFALO,TRATTO DA "LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO". UN COORDINATORE DELLA PUGLIA DEL COMITATO TFA ORDINARIO ITALIA
Riportiamo volentieri la lettera inviata dal Prof. Giuseppe Garofalo,
coordinatore del COMITATO TFA ORDINARIO DELLA PUGLIA, tra i
protagonisti e gli organizzatori della manifestazione del 7 settembre, al quotidiano LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO.
postato sul gruppo: TFA ORDINARIO, LA PROTESTA INIZIA IL 15 LUGLIO ...E CONTINUA IL 7 SETTEMBRE , ti aspettiamo nel gruppo.
postato sul gruppo: TFA ORDINARIO, LA PROTESTA INIZIA IL 15 LUGLIO ...E CONTINUA IL 7 SETTEMBRE , ti aspettiamo nel gruppo.
mercoledì 4 settembre 2013
GREGORIO CAPUANA , PRESIDENTE DEL COMITATO TFA ORDINARIO ITALIA, UN TIEFFINO COME TANTI
Pubblichiamo la lettera inviata da Gregorio Capuana ad orizzonte scuola, in vista della manifestazione del 7 settembre a Roma davanti al miur.
Prof. Ing. Gregorio Capuana - Fin dal mese di giugno abbiamo creduto che, per presentare all’opinione pubblica la gravissima situazione che stanno vivendo 11000 tieffini, migliaia di neolaureati e idonei al tfa, occorreva una manifestazione e avevamo fissato come data il 7 settembre, considerando che la condizione necessaria fosse quella di unire il maggior numero di persone possibili, per dare una risposta a chi dice che sono poche le persone interessate a questo problema e a quella politica che spesso è volubile, soprattutto quando si deve confrontare con le piazze.
Abbiamo sempre parlato di una manifestazione unitaria che unisse il mondo studentesco universitario a quello dei tieffini.
Il comitato TFA ORDINARIO ITALIA sarà in prima fila per difendere i tieffini, i neolaureati, gli idonei e per chiedere una differenziazione dai PAS, l' inserimento in IV fascia GaE o almeno in una seconda fascia d'istituto, un immediato bando per un secondo ciclo TFA ordinario per gli idonei, i neolaureati e tutti gli altri che vogliono avere un’ opportunità di entrare nel mondo della scuola.
Molti di NOI quest'anno non lavoreranno dopo aver faticato tanto per conseguire il TFA e aver speso tantissimi soldi per poterlo frequentare (nella maggior parte dei casi da fuorisede). Chiediamo a tutti di far parte dell’anima organizzatrice dell'evento. Chiunque non parteciperà si dovrà ritenere responsabile per non avere ottenuto nessun riconoscimento che ci è dovuto.
Ci riconosciamo nel documento che è stato stilato dal gruppo manifestazione a Roma (che ha tra gli amministratori i colleghi Edoardo Ricci, Arianna Cipriani, Luigi Fusco, Giovanni Fazio, Nunzia Capasso e Milena Reccia) e proprio per questo riteniamo che il lavoro svolto dai COLLEGHI DEL SIT-IN sia stato propedeutico all'unione di tutti i tieffini (cosa che tutti ci hanno sempre richiesto) PER ANDARE A PROTESTARE TUTTI INSIEME A ROMA. Ci presenteremo con un solo comitato in cui entrerà sicuramente il COMITATO TFA ORDINARIO ITALIA e speriamo anche tutti gli amministratori dei vari gruppi facebook.
Abbiamo bisogno di una manifestazione che dia spessore alle nostre proteste, alle nostre proposte, alle nostre richieste (SIAMO TIEFFINI COME I SISSINI CONGELATI, è vergognoso che non ci vengano riconosciuti gli stessi diritti). Chiediamo a TUTTI I NEOLAUREATI E AI MOVIMENTI STUDENTESCHI di aderire alla manifestazione del 7 settembre a Roma per rivendicare il diritto delle nuove generazioni di poter entrare nel mondo della scuola. Dopo anni di sacrifici, di tasse pagate, di concorsi negati solo perché troppo giovani poichè laureati dopo il 2004 ( come si fa a dire che si vogliono aiutare i giovani a entrare nel mondo del lavoro!!!), dopo che tutti i laureati dopo il 19 luglio del 2013 non potranno entrare più nelle graduatorie d’istituto (meglio precari che disoccupati) è evidente che c’è un piano subdolo, perverso, strategicamente ben progettato che vuole cancellare le nuove generazioni a vantaggio di chi ha vissuto all’ombra delle scuole private.
Con l’entrata dei PAS ci saranno numerose ingiustizie. Verranno sicuramente avvantaggiate numerose persone che per anni non hanno servito la scuola pubblica, ma hanno prestato servizio nelle scuole private (gestite spesso dalle raccomandazioni di politici di turno), verranno danneggiati tutti i docenti che non potranno fare i tfa ordinari quest’anno e neanche i PAS, pur avendo voti di laurea notevolmente superiori ai colleghi che faranno i PAS, avendo in terza fascia un punteggio maggiore si vedranno superati in graduatoria dai PAS negli anni successivi. Con l’entrata dei PAS si riconoscerà solo che i colleghi che hanno fatto i tfa lontani da casa e si sono messi in gioco partecipando ai tfa e vincendoli meritatamente (pur avendo oggi avuto diritto ai PAS), sono stati beffati due volte, una volta per il merito non riconosciuto e un’altra per l’enorme sacrificio economico e talvolta famigliare, dato che spesso si sono dovuti allontanare dalle famiglie.
E’ impossibile immaginare in uno Stato moderno, democratico, che vuole rilanciare il lavoro per i giovani come dovrebbe essere lo Stato italiano, che mentre partirà il treno dei PAS non ci sarà la possibilità immediata per gli IDONEI del primo ciclo del tfa, per i neolaureati e tutti quelli che hanno già ottenuto un’abilitazione al tfa ma hanno bisogno di prenderne un’altra (perché verranno scavalcati dai PAS, che spesso sono addirittura indietro in graduatoria di terza fascia) di poter fare un percorso parallelo, restando per sempre indietro e venendo negata per sempre la possibilità di inserirsi per merito e non certo per aver chiesto una raccomandazione per entrare in una scuola privata.
Chiediamo a tutti di unirci in una sola giornata, di portare a Roma la rabbia di chi non vuole essere nuovamente beffato da uno Stato che vuole migliorare l’efficienza del sistema scolastico, vuole docenti preparati ma poi per motivi politici e propagandistici si rifiuta di riconoscere il merito, mettendo alla porta giovani (spesso anche tieffini con tanti anni di insegnamento) docenti che hanno riportato voti di abilitazione e di laurea altissimi (spesso con lode) a vantaggio di altri che storicamente non sono riusciti a superare la SISS e neanche il tfa. La scuola italiana non potrà fare a meno della preparazione di persone che hanno diritto ad avere una possibilità di entrare nel mondo della scuola e non a restarne ai margini per sempre dopo essere stati presi continuamente in giro.
Settembre è alle porte e SAREMO TANTI, TANTI , TANTI A ROMA IL 7 SETTEMBRE PER FARCI SENTIRE, I GIOVANI NEOLAUREATI E I FIGLI DI NESSUNO DELLA TERZA FASCIA SARANNO UNITI INSIEME PER DARE VOCE ALLA PROTESTA.
Gregorio Capuana.
Presidente del COMITATO TFA ORDINARIO ITALIA
http://manifestazione7settembre.blogspot.it/2013/07/informazioni-per-la-...
Amministratore del gruppo FB : TFA ORDINARIO, LA PROTESTA INIZIA IL 15 LUGLIO..E CONTINUA IL 7 SETTEMBRE
(3800 MEMBRI).
Prof. Ing. Gregorio Capuana - Fin dal mese di giugno abbiamo creduto che, per presentare all’opinione pubblica la gravissima situazione che stanno vivendo 11000 tieffini, migliaia di neolaureati e idonei al tfa, occorreva una manifestazione e avevamo fissato come data il 7 settembre, considerando che la condizione necessaria fosse quella di unire il maggior numero di persone possibili, per dare una risposta a chi dice che sono poche le persone interessate a questo problema e a quella politica che spesso è volubile, soprattutto quando si deve confrontare con le piazze.
Abbiamo sempre parlato di una manifestazione unitaria che unisse il mondo studentesco universitario a quello dei tieffini.
Il comitato TFA ORDINARIO ITALIA sarà in prima fila per difendere i tieffini, i neolaureati, gli idonei e per chiedere una differenziazione dai PAS, l' inserimento in IV fascia GaE o almeno in una seconda fascia d'istituto, un immediato bando per un secondo ciclo TFA ordinario per gli idonei, i neolaureati e tutti gli altri che vogliono avere un’ opportunità di entrare nel mondo della scuola.
Molti di NOI quest'anno non lavoreranno dopo aver faticato tanto per conseguire il TFA e aver speso tantissimi soldi per poterlo frequentare (nella maggior parte dei casi da fuorisede). Chiediamo a tutti di far parte dell’anima organizzatrice dell'evento. Chiunque non parteciperà si dovrà ritenere responsabile per non avere ottenuto nessun riconoscimento che ci è dovuto.
Ci riconosciamo nel documento che è stato stilato dal gruppo manifestazione a Roma (che ha tra gli amministratori i colleghi Edoardo Ricci, Arianna Cipriani, Luigi Fusco, Giovanni Fazio, Nunzia Capasso e Milena Reccia) e proprio per questo riteniamo che il lavoro svolto dai COLLEGHI DEL SIT-IN sia stato propedeutico all'unione di tutti i tieffini (cosa che tutti ci hanno sempre richiesto) PER ANDARE A PROTESTARE TUTTI INSIEME A ROMA. Ci presenteremo con un solo comitato in cui entrerà sicuramente il COMITATO TFA ORDINARIO ITALIA e speriamo anche tutti gli amministratori dei vari gruppi facebook.
Abbiamo bisogno di una manifestazione che dia spessore alle nostre proteste, alle nostre proposte, alle nostre richieste (SIAMO TIEFFINI COME I SISSINI CONGELATI, è vergognoso che non ci vengano riconosciuti gli stessi diritti). Chiediamo a TUTTI I NEOLAUREATI E AI MOVIMENTI STUDENTESCHI di aderire alla manifestazione del 7 settembre a Roma per rivendicare il diritto delle nuove generazioni di poter entrare nel mondo della scuola. Dopo anni di sacrifici, di tasse pagate, di concorsi negati solo perché troppo giovani poichè laureati dopo il 2004 ( come si fa a dire che si vogliono aiutare i giovani a entrare nel mondo del lavoro!!!), dopo che tutti i laureati dopo il 19 luglio del 2013 non potranno entrare più nelle graduatorie d’istituto (meglio precari che disoccupati) è evidente che c’è un piano subdolo, perverso, strategicamente ben progettato che vuole cancellare le nuove generazioni a vantaggio di chi ha vissuto all’ombra delle scuole private.
Con l’entrata dei PAS ci saranno numerose ingiustizie. Verranno sicuramente avvantaggiate numerose persone che per anni non hanno servito la scuola pubblica, ma hanno prestato servizio nelle scuole private (gestite spesso dalle raccomandazioni di politici di turno), verranno danneggiati tutti i docenti che non potranno fare i tfa ordinari quest’anno e neanche i PAS, pur avendo voti di laurea notevolmente superiori ai colleghi che faranno i PAS, avendo in terza fascia un punteggio maggiore si vedranno superati in graduatoria dai PAS negli anni successivi. Con l’entrata dei PAS si riconoscerà solo che i colleghi che hanno fatto i tfa lontani da casa e si sono messi in gioco partecipando ai tfa e vincendoli meritatamente (pur avendo oggi avuto diritto ai PAS), sono stati beffati due volte, una volta per il merito non riconosciuto e un’altra per l’enorme sacrificio economico e talvolta famigliare, dato che spesso si sono dovuti allontanare dalle famiglie.
E’ impossibile immaginare in uno Stato moderno, democratico, che vuole rilanciare il lavoro per i giovani come dovrebbe essere lo Stato italiano, che mentre partirà il treno dei PAS non ci sarà la possibilità immediata per gli IDONEI del primo ciclo del tfa, per i neolaureati e tutti quelli che hanno già ottenuto un’abilitazione al tfa ma hanno bisogno di prenderne un’altra (perché verranno scavalcati dai PAS, che spesso sono addirittura indietro in graduatoria di terza fascia) di poter fare un percorso parallelo, restando per sempre indietro e venendo negata per sempre la possibilità di inserirsi per merito e non certo per aver chiesto una raccomandazione per entrare in una scuola privata.
Chiediamo a tutti di unirci in una sola giornata, di portare a Roma la rabbia di chi non vuole essere nuovamente beffato da uno Stato che vuole migliorare l’efficienza del sistema scolastico, vuole docenti preparati ma poi per motivi politici e propagandistici si rifiuta di riconoscere il merito, mettendo alla porta giovani (spesso anche tieffini con tanti anni di insegnamento) docenti che hanno riportato voti di abilitazione e di laurea altissimi (spesso con lode) a vantaggio di altri che storicamente non sono riusciti a superare la SISS e neanche il tfa. La scuola italiana non potrà fare a meno della preparazione di persone che hanno diritto ad avere una possibilità di entrare nel mondo della scuola e non a restarne ai margini per sempre dopo essere stati presi continuamente in giro.
Settembre è alle porte e SAREMO TANTI, TANTI , TANTI A ROMA IL 7 SETTEMBRE PER FARCI SENTIRE, I GIOVANI NEOLAUREATI E I FIGLI DI NESSUNO DELLA TERZA FASCIA SARANNO UNITI INSIEME PER DARE VOCE ALLA PROTESTA.
Gregorio Capuana.
Presidente del COMITATO TFA ORDINARIO ITALIA
http://manifestazione7settembre.blogspot.it/2013/07/informazioni-per-la-...
Amministratore del gruppo FB : TFA ORDINARIO, LA PROTESTA INIZIA IL 15 LUGLIO..E CONTINUA IL 7 SETTEMBRE
(3800 MEMBRI).
sabato 31 agosto 2013
LINDA,LORENZA,PAOLO,ELISA,CHIARA E I TANTI ABILITATI DEL VENETO.
E ' con vivo piacere che pubblichiamo un post DELLA COLLEGA LINDA GRASSI postato nel gruppo:TFA ORDINARIO, LA PROTESTA INZIA IL 15 LUGLLIO...E CONTINUA IL 7 SETTEMBRE
"Il gruppo Tfa Ordianario sezione Veneto che è con voi nelle lotte x il rispetto del titolo faticosamente acquisito ha scritto una lettera per i genitori/studenti che stiamo inviando a comitati e coordinamenti vari e una lettera x i media per agire anche a livello locale (non tutti ce la faremo infatti ad affrontare la spesa della trasferta a Roma, per cui si sta ragionando su iniziative anche a livello locale che possano compensare l'assenza e sostenere comunque la manifestazione anche se da lontano ). Vi alleghiamo le lettere, sempre per quello spirito di condivisione che spero continuerà a prevalere nei vari gruppi."
allegato:
"VOLETE DOCENTI SELEZIONATI E FORMATI?
NON QUEST’ANNO, GRAZIE
Cari genitori e studenti,
il nuovo anno scolastico sta per
iniziare e alle incertezze di sempre si aggiunge una situazione paradossale,
ingiusta per noi e lesiva per la qualità della scuola.
Dopo diversi anni durante i quali non erano
stati attivati percorsi formativi e
abilitanti alla professione di insegnante, finalmente nel giugno 2012 il
Ministero dell’Istruzione ha istituito il TIROCINIO
FORMATIVO ATTIVO ORDINARIO (TFA). L’accesso a numero chiuso, calcolato
sulla base del fabbisogno di ciascuna regione e concepito per una selezione
meritocratica, prevedeva tre prove di disciplina, una nazionale e due di
ateneo.
Dei 115.000
candidati che hanno partecipato alle selezioni per il TFA, solo una piccola
parte è risultata idonea e di quella parte poi soltanto i primi 11.000 sono
riusciti ad entrare (gli 11.000 con il punteggio più alto risultante dai
punteggi ottenuti nelle singole prove, dai titoli-voto di laurea, dottorati,
master- e dal servizio), ottenendo l’ammissione ai corsi di durata annuale
presso le Università e al tirocinio presso gli Istituti scolastici.
All’ iter selettivo è seguito un percorso
di formazione estremamente impegnativo e altamente professionalizzante, nel
corso del quale abbiamo avuto modo di approfondire
aspetti delle nostre discipline di insegnamento, di acquisire competenze pedagogiche e didattiche (con adeguata
attenzione agli studenti con bisogni
educativi speciali) e di essere
valutati per il lavoro svolto in classe come insegnanti.
Sì, avete letto bene, siamo stati osservati e
valutati nello svolgimento del nostro
lavoro. Chi ha svolto l’intero percorso
con un voto almeno di 70 /100 ha potuto ambire all’abilitazione. Molte delle persone abilitate grazie a questo
percorso formativo tuttavia non entreranno in classe se non nel 2014, altre
ancora, non potendo aggiornare il loro punteggio, di fatto non godranno di
quella priorità che spetta loro di diritto rispetto ai non abilitati. Il diritto degli studenti ad essere formati
ed educati da personale abilitato attraverso un percorso selettivo come le
vecchie Scuole abilitative o i recenti TFA Ordinari non verrà tenuto in considerazione.
Cosa impedisce al Ministro di emanare un decreto che permetta a noi di aggiornare la nostra posizione e alle
scuole di dare la precedenza a noi
abilitati rispetto ai colleghi non abilitati nelle graduatorie di istituto?
Fra poco verrà avviato un Percorso abilitativo Speciale. Unico requisito
per entrare: avere 3 anni di sevizio, di cui almeno uno nella materia in cui ci
si vuole abilitare. Non importa come le
persone abbiamo lavorato in quei 3 anni o più. Nessuno controllerà ciò che
è stato fatto e come, nessuno entrerà
nelle loro classi come è accaduto a noi, per valutare le competenze didattiche,
pedagogiche e disciplinari. L’abilitazione
verrà ottenuta al conseguimento di una votazione minima di 60/100 ( e non 70/100 come nel nostro caso). Nessun numero chiuso (per noi sì invece), nessuna selezione iniziale (per noi è stata tripla). Il Ministero ha per anni sfruttato il
precariato perché costava meno. Ora ha tirato troppo la corda e per evitare
ricorsi per la mancata applicazione della stabilizzazione dopo 3 contratti
annuali a tempo determinato tira fuori dal cappello i Percorsi Abilitativi
Speciali attraverso i quali i precari che non hanno partecipato o non hanno
superato le prove del tfa ordinario potranno comunque ambire all’abilitazione.
La storia è quella del bastone e della
carota solo che invece di dare bastone
e carota alle stesse persone, per
noi abilitati del Tfa Ordinario…solo bastone. Per gli studenti che ambiscono ad avere personale selezionato e
formato…bastone. Per i genitori che pagano le tasse
nella speranza di un qualche riscontro… bastone
pure a loro.
Con questo non vogliamo dire che
chi non ha superato la selezione o non si sia presentato in attesa dei percorsi
speciali non possa essere un buon insegnante, ma solo che le sue competenze non verranno controllate come nel nostro caso e
che nessuno si prenderà la briga di
valutare ciò che effettivamente fanno dentro le loro classi, quando tutti
sappiamo che se i muri potessero parlare avrebbero sicuramente da raccontarci
qualcosa di interessante. Ed è per
aspettare che anche questi colleghi si abilitino che dobbiamo aspettare. Noi e
voi.
Nonostante il Ministero
dell’Istruzione avesse parlato dell’aggiornamento delle graduatorie d’istituto
per noi abilitati attraverso il TFA Ordinario, molti di noi dovranno starsene a
casa o essere chiamati, in alcuni casi, DOPO i colleghi non abilitati.
Se avete letto fino a qui vi ringraziamo, sappiamo che in questa situazione in cui i problemi sono tanti non sempre si ha la forza o i tempo di
poter seguire queste questioni che però sono di vitale importanza per la formazione delle nuove generazioni.
In conclusione approfittiamo di
questa occasione per sfatare un mito
legato alle persone che come noi hanno superato la selezione. Molti vogliono far credere che i
neo-abilitati attraverso il TFA Ordinario siano soprattutto neolaureati di primo pelo che non hanno mai messo piede
in classe, mentre la realtà delle
cose è che l’età media degli abilitati di questo TFA è di 37/38 anni. Si tratta cioè nella maggior parte dei casi di insegnanti con esperienza sul campo,
che lavorano già da diversi anni e che a differenza di altri colleghi,
anch’essi precari, si sono sottoposti ad una selezione e l’hanno superata.
Per aggiornare il nostro punteggio, lo ripetiamo, è
sufficiente un decreto ministeriale del Ministro dell’Istruzione Carrozza (il Ministro emana il decreto e in una settimana le
graduatorie delle scuole vengono aggiornate). Ma per il momento il Ministro sembra più impegnato a garantire
l’avvio dei Percorsi Abilitativi Speciali
piuttosto che a garantire agli studenti di essere seguiti da personale
selezionato e appositamente formato.
Cosa possono fare i genitori e gli alunni? Ribellarsi!
Pretendere che venga garantito sin da quest’ anno un
organico che includa gli insegnanti abilitati attraverso i TFA ordinari
(attribuendo loro la priorità rispetto ai non abilitati).
La richiesta può essere inoltrata individualmente o attraverso i propri
rappresentanti direttamente al Ministro Carrozza: carrozza_m@camera.it, al Presidente della Commissione Cultura del Parlamento
Galan: galan_g@camera.it e facendo
pressione sulle istituzioni regionali: Giunta regionale, Uffici Scolastici
Regionali. Spingendo i Comitati Genitori
e Studenteschi a far sentire la propria voce.
Noi faremo sentire la nostra partecipando alla
manifestazione del 7 settembre a Roma indetta da diversi gruppi di coordinamento degli
abilitati con Tfa Ordinario, gruppi con i quali condividiamo la battaglia per
una scuola che crede nella selezione e nella formazione del personale educativo
e non nelle politica delle sanatorie più spregiudicate.
Ma prima di andare a Roma volevamo raccontarvi questa
favola del Re Nudo. Tutti vedono che la scuola è in mutande e nessuno dice niente. Beh…è
ora che genitori e alunni comincino a dire la loro.
Quest’anno,
citando un articolo apparso sul Fatto Quotidiano, non preoccupatevi di astucci e zainetti, preoccupatevi degli insegnanti
che i vostri alunni hanno e avranno in classe. Pretendete, questo lo
aggiungiamo noi, che la selezione degli
insegnanti come quella degli alunni sia basata sul merito."
Venezia lì, 29/08/2013
Abilitati Tfa
Ordinario 1 Ciclo del Veneto
(gruppo fb che riunisce i
rappresentanti o delegati di varie cdc dei tfa ordinari svoltisi negli atenei
veneti)
giovedì 22 agosto 2013
Lettera del coordinatore Giuseppe Garofalo.
Pubblichiamo volentieri una lettera inviata dal coordinatore del COMITATO TFA ORDINARIO ITALIA della Puglia, il Prof. Giuseppe Garofalo, membro del gruppo TFA ORDINARIO, LA PROTESTA INIZIA IL 15 LUGLIO...E CONTINUA IL 7 SETTEMBRE.. Lettera già pubblicata da orizzonte scuola e alla tecnica della scuola.
Gentile Presidente,
Gentile Segretario,
Vi chiedo di spendere pochi minuti
del Vostro tempo per informarvi correttamente sulla situazione degli
abilitati al Tfa ordinario. Quando furono aperte le selezioni non c'era
alcun vincolo per l'iscrizione, eccetto, ovviamente, il titolo di
studio. Pertanto, ai test d'ingresso parteciparono anche persone con
svariati anni d'insegnamento. Molte di queste persone hanno conseguito
l'abilitazione, ma molte altre non sono state ammesse, questo perché
tanti anni di esperienza come docenti precari non implicano
necessariamente un'adeguata preparazione. Adesso, con i Pas si vuole
mettere sullo stesso piano chi ha superato ben 3 prove d'accesso, con il
Tfa ordinario, dimostrando il proprio merito e chi invece, vantando un
servizio pregresso, non ha dimostrato di possedere le stesse capacità
didattiche e pedagogiche cui i test sono finalizzati.
Per quanto riguarda l'inserimento in
Gae dei neoabilitati con Tfa ordinario, mi verrebbe da pensare, per
logica, che lo stesso percorso abilitante, quello dei congelati siss e
quello dei Tfa ordinari, dovrebbe dare gli stessi diritti.
Sono sicuro che anche Voi in altre
circostanze, forse in veste di oppositori di un altro Governo che avesse
prospettato le stesse soluzioni che oggi vengono intraprese dal Miur,
non avreste aderito a tale linea di condotta perché è il buon senso e
l'equità di trattamento dei diritti dei cittadini che vi si oppone.
Alla vigilia della riforma Gelmini
avevate dichiarato battaglia, chiedendone la cancellazione, il
ripristino delle ore cancellate per molte discipline, una su tutte della
classe di concorso A039 Geografia completamente eliminata da molti
percorsi didattici della scuola superiore di secondo grado. Ebbene, oggi
ci siete voi sulle poltrone che contano e ci aspettiamo azioni coerenti
con quanto più volte affermato alla vigilia delle elezioni.
In ultimo la questione della
riapertura delle GI (graduatorie d'istituto) per l'anno 2013/2014,
abbiamo sostenuto un percorso indicibile in termini di impegno e di
tempo, affinché come da indicazioni ministeriali, il titolo fosse
immediatamente spendibile, e ora proprio il Ministero ci impedisce di
utilizzare l'abilitazione?
Vi prego di riflettere davvero un
istante su quelle che sono le nostre legittime rivendicazioni che
sicuramente la Corte di Giustizia dell'UE ci riconoscerebbe in caso di
contenzioso.
Sono fiducioso che con la giusta
dialettica possiate confluire in quelle che sono le nostre richieste:
aggiornamento immediato delle GI per l'a.s. 2013/14 per evitare che chi
non è abilitato possa lavorare quest'anno rispetto a chi ha conseguito
l'abilitazione con Tfa; inserimento in Gae degli abilitati con Tfa.
Prof. Giuseppe Garofalo (Bari)
Docente 40enne neoabilitato c.d.c. A039 con Tfa ordinario presso Università di Foggia
Armando Pagliara, un tieffino. Una posizione condivisa da TANTI.
Pubblichiamo volentieri il post scritto dal Dott. Armando Pagliara nel gruppo TFA ORDINARIO, LA PROTESTA INIZIA IL 15 LUGLIO.....E CONTINUA IL 7 SETTEMBRE, autore del LOGO, simbolo dei tieffini protagonisti del sit-in del 15 luglio e che oggi rappresenta pure il COMITATO TFA ORDINARIO ITALIA.
Ciao cari colleghi.
Stamani riflettevo sulle varie possibilità che i ministri hanno per fare tutti felici e contenti.
Partendo dal presupposto che noi, come vincitori di concorso, abbiamo
diritto alla GaE, bastarebbe semplicemente (due varianti):
1) inserirci in GaE con priorità più alta rispetto ai PAS, che però sarebbero subito dopo di noi, che in effetti siamo pochi.
Non è complesso come meccanismo, ma perché non ci arrivano? Poi possono
tenere anche aperte le vie concorsuali, non ci sono problemi, ma la
nostra situazione DEVE essere risolta.
2) E se proprio non
vogliono darci la GaE, ci diano la seconda fascia, sempre con alta
priorità, ma bandendo un concorso ogni anno, con il vero fabbisogno.
Credo che questo riunisca, più o meno, i bisogni di tutti.
Arm.Pag.
Ciao cari colleghi.
Stamani riflettevo sulle varie possibilità che i ministri hanno per fare tutti felici e contenti.
Partendo dal presupposto che noi, come vincitori di concorso, abbiamo diritto alla GaE, bastarebbe semplicemente (due varianti):
1) inserirci in GaE con priorità più alta rispetto ai PAS, che però sarebbero subito dopo di noi, che in effetti siamo pochi.
Non è complesso come meccanismo, ma perché non ci arrivano? Poi possono tenere anche aperte le vie concorsuali, non ci sono problemi, ma la nostra situazione DEVE essere risolta.
2) E se proprio non vogliono darci la GaE, ci diano la seconda fascia, sempre con alta priorità, ma bandendo un concorso ogni anno, con il vero fabbisogno.
Credo che questo riunisca, più o meno, i bisogni di tutti.
Arm.Pag.
Stamani riflettevo sulle varie possibilità che i ministri hanno per fare tutti felici e contenti.
Partendo dal presupposto che noi, come vincitori di concorso, abbiamo diritto alla GaE, bastarebbe semplicemente (due varianti):
1) inserirci in GaE con priorità più alta rispetto ai PAS, che però sarebbero subito dopo di noi, che in effetti siamo pochi.
Non è complesso come meccanismo, ma perché non ci arrivano? Poi possono tenere anche aperte le vie concorsuali, non ci sono problemi, ma la nostra situazione DEVE essere risolta.
2) E se proprio non vogliono darci la GaE, ci diano la seconda fascia, sempre con alta priorità, ma bandendo un concorso ogni anno, con il vero fabbisogno.
Credo che questo riunisca, più o meno, i bisogni di tutti.
Arm.Pag.
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