giovedì 18 luglio 2013

LA PROPOSTA DI ANTONELLA BAGNATO.... UNA TIEFFINA

La mia idea, in merito alla quale vorrei aprire una discussione seria anche in sede politica, è quella di sostituire le GaE con una GRADUATORIA DI MERITO in cui far confluire TUTTI gli abilitati di ogni genere e specie.

In una tale graduatoria verrebbe calcolato un punteggio piuttosto basso per il servizio prestato con il tetto massimo di tre anni, come dire dopo tre anni di servizio siamo tutti ugualmente meritevoli e gli anni successivi non danno merito. Al contrario eliminerei ogni forma di tetto ai titoli di merito.

A questo punto si potrebbe auspicare un meccanismo per cui gli abilitati che fanno corsi di aggiornamento, prendono altri titoli e abilitazioni, scrivono pubblicazioni, e soprattutto partecipano a progetti e sperimentazioni, nel periodo in cui lavorano a scuola come supplenti o nelle paritarie, dimostrandosi meritevoli per le loro capacità e il loro reale apporto positivo e costruttivo allo sviluppo e al miglioramento della scuola, possano acquistare punteggio e col tempo raggiungere i primi posti in graduatoria per essere assunti al ruolo.

Il tanto auspicato meccanismo del concorso a me pare vetusto assolutamente inidoneo nell'attribuzione reale del merito se considerato isolatamente.

Per evitare tutte le solite problematiche che ben conosciamo in Italia (raccomandazioni ingiustizie ecc ecc) l'unico modo che garantisce una buona probabilità di giustizia e correttezza è la DIVERSIFICAZIONE delle ATTRIBUZIONI del MERITO.

In questo modo anche la faccenda dei PAS morirebbe da sola. Infatti poichè i PAS puntano ad ottenere il ruolo per anzianità in modo assolutamente passivo, si ritroverebbero in fondo alla graduatoria schiacciati da noialtri molti più abituati a metterci in discussione e affrontare sfide complesse e difficili tipo il TFA appena terminato!
PRECISAZIONE ARRIVATA : 
Quando parlo di graduatoria meritocratica intendo dire una graduatoria all'interno del quale ci sono tutti gli abilitati e in cui il punteggio venga frequentemente aggiornato in termini meritocratici.

Tanto per cominciare il punteggio da attribuire al servizio prestato avrebbe un tetto massimo di punteggio, dopo tre anni siamo tutti uguali.

I concorsi ogni 3 anni danno l'accesso diretto al ruolo permettendo alcuni periodicamente di saltare ai primi posti, altri vengono assorbiti dalla graduatoria. 50 e 50%

All'interno la graduatoria valuterà i punteggi in base al merito, e qui parte la discussione.

Lauree abilitazioni, certificazioni di lingue, pubblicazioni, corsi di aggiornamento, ma soprattutto aver partecipato a progetti tipo quello proposto dall'accademia dei lincei da indire ecc ecc. Abilitati che durante il loro precariato sperimentano, lavorano al fianco dell'università pubblicano... Beh questi scalerebbero la graduatoria in fretta e furia e i pas resterebbero in fondo!

Sarebbe sufficiente questa riforma e lasciare tutto come sta, anche la III fascia ne morirebbe di conseguenza.

Sui metodi di attribuzione merito, che più sono vari e più il merito è garantito, potremmo cominciare a discutere oggi e non finire più, tenere aperta una commissione parlamentare per questo... Discutere, proporre provare sperimentare... Chi pensa che attribuire il merito correttamente sia una passeggiata, chi si alza in piedi e dice il concorso è la cosa migliore, dimostra grettezza. La valutazione è un aspetto delicatissimo e attribuire il merito un processo molto molto complicato.

Invece di continuare a dire concorso si concorso no, è di questo che bisognerebbe parlare.

Altrimenti che razza di insegnanti siamo, se neanche ci sappiamo valutare da soli!
Antonella Bagnato.

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