LA PROPOSTA DI ANTONELLA BAGNATO.... UNA TIEFFINA
La
mia idea, in merito alla quale vorrei aprire una discussione seria
anche in sede politica, è quella di sostituire le GaE con una
GRADUATORIA DI MERITO in cui far confluire TUTTI gli abilitati di ogni
genere e specie.
In una tale graduatoria verrebbe calcolato un
punteggio piuttosto basso per il servizio prestato con il tetto massimo
di tre anni, come dire dopo tre anni di servizio siamo tutti ugualmente
meritevoli e gli anni successivi non danno merito. Al contrario
eliminerei ogni forma di tetto ai titoli di merito.
A questo
punto si potrebbe auspicare un meccanismo per cui gli abilitati che
fanno corsi di aggiornamento, prendono altri titoli e abilitazioni,
scrivono pubblicazioni, e soprattutto partecipano a progetti e
sperimentazioni, nel periodo in cui lavorano a scuola come supplenti o
nelle paritarie, dimostrandosi meritevoli per le loro capacità e il loro
reale apporto positivo e costruttivo allo sviluppo e al miglioramento
della scuola, possano acquistare punteggio e col tempo raggiungere i primi posti in graduatoria per essere assunti al ruolo.
Il tanto auspicato meccanismo del concorso a me pare vetusto
assolutamente inidoneo nell'attribuzione reale del merito se considerato
isolatamente.
Per evitare tutte le solite problematiche che
ben conosciamo in Italia (raccomandazioni ingiustizie ecc ecc) l'unico
modo che garantisce una buona probabilità di giustizia e correttezza è
la DIVERSIFICAZIONE delle ATTRIBUZIONI del MERITO.
In questo
modo anche la faccenda dei PAS morirebbe da sola. Infatti poichè i PAS
puntano ad ottenere il ruolo per anzianità in modo assolutamente
passivo, si ritroverebbero in fondo alla graduatoria schiacciati da
noialtri molti più abituati a metterci in discussione e affrontare sfide
complesse e difficili tipo il TFA appena terminato!
PRECISAZIONE ARRIVATA :
Quando
parlo di graduatoria meritocratica intendo dire una graduatoria
all'interno del quale ci sono tutti gli abilitati e in cui il punteggio
venga frequentemente aggiornato in termini meritocratici.
Tanto
per cominciare il punteggio da attribuire al servizio prestato avrebbe
un tetto massimo di punteggio, dopo tre anni siamo tutti uguali.
I concorsi ogni 3 anni danno l'accesso diretto al ruolo permettendo
alcuni periodicamente di saltare ai primi posti, altri vengono assorbiti
dalla graduatoria. 50 e 50%
All'interno la graduatoria valuterà i punteggi in base al merito, e qui parte la discussione.
Lauree abilitazioni, certificazioni di lingue, pubblicazioni, corsi di
aggiornamento, ma soprattutto aver partecipato a progetti tipo quello
proposto dall'accademia dei lincei da indire ecc ecc. Abilitati che
durante il loro precariato sperimentano, lavorano al fianco
dell'università pubblicano... Beh questi scalerebbero la graduatoria in
fretta e furia e i pas resterebbero in fondo!
Sarebbe sufficiente questa riforma e lasciare tutto come sta, anche la III fascia ne morirebbe di conseguenza.
Sui metodi di attribuzione merito, che più sono vari e più il merito è
garantito, potremmo cominciare a discutere oggi e non finire più,
tenere aperta una commissione parlamentare per questo... Discutere,
proporre provare sperimentare... Chi pensa che attribuire il merito
correttamente sia una passeggiata, chi si alza in piedi e dice il
concorso è la cosa migliore, dimostra grettezza. La valutazione è un
aspetto delicatissimo e attribuire il merito un processo molto molto
complicato.
Invece di continuare a dire concorso si concorso no, è di questo che bisognerebbe parlare.
Altrimenti che razza di insegnanti siamo, se neanche ci sappiamo valutare da soli!
Antonella Bagnato.
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