domenica 21 luglio 2013

UN COORDINATORE DEL COMITATO TFA ORDINARIO ITALIA

Pubblichiamo volentieri quello che ci ha inviato Marco Manetta, tieffino, coordinatore del comitato tfa_ordinario_italia , presente il 15 luglio al SIT-IN a ROMA.
A nome di tutti i membri del comitato "tfa ordinario italia" un GRAZIE INFINITO per quello che stai facendo per tutti i tieffini d'Italia, per gli studenti universitari e neolaureati che vogliono entrare nel mondo della scuola.

"La scuola è pubblica ed un criterio di selezione in ingresso ci deve essere. Io ho lavorato per 3 anni e mezzo in azienda come sviluppatore software. Se c'era un'azienda privata che mi interessava, inviavo il mio CV e dopo 3 colloqui consecutivi vi era eventualmente l'assunzione (il primo conoscitivo/motivazionale, il secondo per l'accertamento della preparazione ed il terzo per le condizioni). L'azienda privata sceglie in base all'esigenza, alle caratteristiche del candidato, alla preparazione ... il fine generale cmq dell'azienda privata è scegliere candidati tali da assicurare la massima qualità del suo prodotto. La domanda è: vogliamo una scuola privata o pubblica? Se la risposta è una scuola pubblica di qualità allora ci deve essere un FORTISSIMO controllo DEMOCRATICO in ingresso basato su preparazione, motivazione, caratteristiche psicologiche adeguate, merito e tanta formazione sul campo. Questo per limitare al minimo i possibili DANNI che possono derivare nel processo di selezione del personale docente. Ricordate che il futuro di un Paese si costruisce tra i banchi di Scuola. Tra quei banchi un giorno ci saranno i nostri figli. La mia proposta è LAUREA -> TFA (o SSIS o chiamatelo come vi pare) -> GaE -> RUOLO. La terza fascia in principio, per com'è concepita, non può garantire nulla di tutto questo, né il cuore, né la fantasia, né la preparazione, né il merito, né la stabilità mentale, né la bravura nel comunicare, né formazione. La terza fascia è una porta aperta senza controllo. Magari poi dopo 3 anni si pretende anche direttamente il ruolo perché fantasiosi PRECARI e SINDACATI si svegliano la mattina ed interpretano direttive Europee a proprio uso e consumo. Quando ci inseriamo in terza fascia sappiamo benissimo a cosa andiamo incontro e sappiamo benissimo che per diventare un giorno docenti dobbiamo superare o un concorso pubblico oppure prendere un'abilitazione che certifichi selezione e merito. Questo è il minimo che si richiede in un Paese Democratico. E' la base della convivenza civile. In Europa non esiste un solo Paese dove si diventa Docente nel servizio pubblico semplicemente dopo aver insegnato 3 anni. E' una BUFALA e i sindacati e la politica ne approfittano. prendiamo come esempi l'Olanda, la Germania, la Francia ...etc. Io penso che un semplice CONCORSO non basti, ma deve essere ACCOPPIATO ad un percorso di intensa FORMAZIONE NEL CAMPO, come almeno in principio doveva essere il TFA e le vecchie SSIS (SELEZIONE + FORMAZIONE = ABILITAZIONE e possibilità di cominciare ad insegnare per aspirare al RUOLO dopo qualche anno di formazione sul campo). Certo il TFA è da migliorare ma può essere una buona base da cui partire. I PAS sono l'ennesima SANATORIA all'italiana: cittadini di serie A e cittadini di serie B. I soliti fortunati e i soliti sfigati. Coloro che hanno avuto la fortuna di appartenere alla generazione giusta e coloro che hanno avuto la "colpa" di nascere nell'anno sbagliato. Un criterio basato sul caso e la fortuna. Il criterio di essere "amici di" per insegnare in quella particolare paritaria o di aver indovinato semplicemente provincia ed istituto ... questa non è MERITOCRAZIA. Questo SI CHIAMA TERZO MONDO ... NON EUROPA."

M. M.

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